Cancro: il fattore precondizionante nella patogenesi. Un nuovo approccio eziologico – Cancer: the preconditioning factor in pathogenesis; a new etiologic approach

Codice: ASC000

Autore: McCormick WJ

Data: 1954

Rivista: Archives of Pediatrics 71(10):313-22

Argomento: acido ascorbico

Accesso libero: si

DOI: PMID: 13208373

URL: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/13208373/, Articolo originale disponibile: https://price-pottenger.org/research/cancer-the-preconditioning-factor-in-pathogenesis-a-new-etiologic-approach/

BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2024/02/07/mccormick-1954

Parole chiave: acido ascorbico, vitamina c, scorbuto, tessuto connettivo, collagene, membrana basale, cancro

Tumore: n/a

Traduzione: totale&fedele

Punti di interesse: La funzione fisiologica più nota di qualsiasi sostanza alimentare è quella del ruolo della vitamina C nel mantenimento della stabilità e dell’elasticità dei tessuti connettivi in generale (ossa, cartilagini, muscoli, tessuti vascolari, tessuti sottocutanei e sottomucosi) e nella crescita di nuovo tessuto cicatriziale nella guarigione delle ferite. La carenza di questa vitamina provoca instabilità e fragilità di tutti questi tessuti a causa della rottura o liquefazione della sostanza del cemento intercellulare (collagene), con facile rottura e inefficace guarigione di tutti questi tessuti.
McCormick mette in questo articolo in relazione le conoscenze delle funzioni della vitamina C con le considerazioni del tempo sulle cause del cancro e le osservazioni dei precedenti scrittori sullo scorbuto. Questo perché riteneva che l’instabilità e vulnerabilità determinate dalle carenze di vitamina C dei tessuti connettivi sia una fattore precondizionante nella cancerogenesi.
Le principali ricerche dei tempi sul cancro si basano sul concetto che qualche difetto biochimico o metabolico intrinseco nella cellula inizialmente coinvolta fosse responsabile della crescita irregolare. Si riteneva che il tasso di crescita dei tumori cancerosi fosse determinato dal grado di rilascio delle restrizioni alla crescita, la proliferazione cellulare fosse una risposta al cambiamento dei rapporti superficiali tra le cellule e i tessuti. Alcuni autori consideravano le cellule tumorali come dotate di un potere latente di proliferazione illimitata che si attivava quando venivano dislocate dall’associazione normale. Le cellule tumorali potevano crescere incessantemente quando i tessuti connettivi avevano perso la capacità di tenere sotto controllo il loro potere proliferativo.
L’instabilità fisiologica dei tessuti connettivi, associata alla carenza di vitamina C era stata dimostrato con forza dai rapporti sulle scoperte sullo scorbuto. McCormick cita lavori di diversi autori ad esempio sulla rottura di calli ossei di vecchie fratture o del tessuto cicatrizzato a causa di carenze di vitamina C. Ricorda Billroth, il famoso chirurgo viennese del XIX secolo, che espresse la convinzione che il cancro non può svilupparsi senza cambiamenti precancerosi duraturi nel tessuto coinvolto. Altri studiosi descrivendo i cambiamenti precancerosi, riscontrano una perdita costante di tessuto connettivo, solitamente cambiamenti ialini nel collagene e sfilacciamento dei bordi delle cellule epiteliali.
McCormick stabilì mediante ricerche cliniche e di laboratorio che il fumo di una sigaretta con il normale metodo di inalazione determinava la neutralizzazione di 25 mg di vitamina C nel corpo, l’equivalente del contenuto di vitamina C di un’arancia di medie dimensioni. Pertanto l’incapacità del fumatore medio di raggiungere un livello corporeo normale di questa vitamina è abbastanza evidente. L’autore cita lavori che analizzavano il livello plasmatico di vitamina C di pazienti con diverse tipologie di tumori ai quali furono riscontrati sempre valori più bassi rispetto ai soggetti sani. E’ possibile che forme di irritazione fisica e chimica, infezioni croniche, lesioni infiammatorie, l’esposizione ad agenti tossici cancerogeni possano agire reagendo chimicamente con la vitamina C o aumentandone il suo fabbisogno corporeo, determinandone una carenza. Una terapia con vitamina C è efficace nel ridurre al minimo il danno tissutale in tante e diverse condizioni, scongiura carenze metaboliche, contribuendo così a ridurre potenziali tumori.
McCormick conclude affermando che “non è previsto che lo sviluppo dell’ipotesi di chi scrive, come qui avanzata, porti alla cura del cancro nelle sue fasi avanzate o metastatiche; ma le prospettive per la profilassi e il miglioramento della terapia chirurgica e della radioterapia mediante la terapia concomitante con vitamina C sembrano molto incoraggianti. Dopotutto “un grammo di prevenzione vale un chilo di cura”. Leggi tutto


File pdf della traduzione di McCormick (1954) “Cancro: il fattore precondizionante nella patogenesi. Un nuovo approccio eziologico – Cancer: the preconditioning factor in pathogenesis; a new etiologic approach”. Archives of Pediatrics 71(10):313-22.

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