Se siete curiosi di sapere quanto le “istituzioni della salute” (o le industrie delle malattie, chiamatele come vi torna meglio) consigliano oggi di assumere di vitamina C, a 40 anni dalla morte di Irwin Stone, rimarrete delusi.
Il National Institute of Health americana consiglia 75 mg per donne adulte, 90 mg per uomini adulti. Le dosi sono aumentate in caso di gravidanza e allattamento.

Da un articolo dal titolo “Discrepanze nelle raccomandazioni globali sulla vitamina C: una revisione dei criteri RDA e delle inerenti prospettive sanitarie” pubblicato nel 2020 sulla rivista Critical Reviews in Food Science and Nutrition ho estratto questa tabella. Le dosi giornaliere raccomandate (RDA) vanno da i 40 mg di vitamina C al giorno dell’India e del Regno Unito, senza distinzione tra uomini e donne, ai 110 mg per uomini e donne consigliati dalla Francia. L’Europa, Germania, Austria e Svizzera consigliano una RDA di 110 mg per gli uomini e 95 mg per le donne. L’Italia invece consiglia 105 mg per gli uomini e 85 mg per le donne.

Sarà banale, ma 110 milligrammi corrispondono a 0,11 grammi di acido ascorbico al giorno. Perché se la RDA è espressa in grammi, è più evidente la volontà delle istituzioni della malattia di non mantenerci in salute. A 40 anni dalla morte di Irwin Stone, niente è cambiato. Ci consigliano microdosi di vitamina C, giusto giusto per non arrivare allo scorbuto franco e di mantenerci in scorbuto subclinico. In questo periodo la mia dose giornaliera oscilla tra i 10 e i 15 grammi di acido ascorbico al giorno. Ovvero assumo tra i 10.000 e i 15.000 milligrammi al giorno di ascorbato. Se dovessi assumerne 0,1 grammo al giorno non farei neanche la fatica di aprire lo sportello del frigo e girare il cucchiaino per far sciogliere la vitamina C. Ma neanche d’estate assumo quelle micro dosi. Fate un favore a voi stessi. Appropriatevi di tutto il bene che ci ha lasciato Stone e iniziate a seguire i suoi insegnamenti.

Commenti disattivati