Progressione tumorale: mutazioni casuali o risposta di sopravvivenza integrata allo stress cellulare conservato da organismi unicellulari? – Tumour Progression: Random Mutations or an Integrated Survival Response to Cellular Stress Conserved from Unicellular Organisms?

Codice: MUT001

Autore: Israel Lucien

Data: 1996

Rivista: Journal of Theoretical Biology 178(4):375-380

Argomento: mutagenesi

Accesso libero: no

DOI: https://doi.org/10.1006/jtbi.1996.0033

URL: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0022519396900338

BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2021/12/18/mut001-lucien-i-1996/

Parole chiave: sopravvivenza cellulare; mutazione; neoplasie, genetica; stress, programma

Tumore: n/a

Traduzione: totale

Punti di interesse

Punti di interesse: I tumori aggressivi uccidono il loro ospite dopo una sopravvivenza più o meno prolungata. L’aspettativa di vita di un paziente è aumentata nel corso degli anni e la progressione della malattia può essere stata rallentata da varie terapie, ma la mortalità rimane relativamente costante. L’evoluzione della malattia in corso di trattamento è prevedibile e implacabile. Il paradigma secondo cui il cancro è un processo cieco dovuto a mutazioni casuali che compaiono in qualsiasi momento selezionate per il vantaggio che conferiscono è messo in discussione dalla formidabile efficienza di sopravvivenza conferita dai cambiamenti genetici e fenotipici che si accumulano nelle cellule tumorali durante la loro progressione maligna, e dal modo stereotipato con cui questo avviene. Questa progressione è il risultato di risposte genetiche combinate e integrate indotte da eventi ambientali dannosi o minacciosi, di per sé non necessariamente mutageni. La progenie delle cellule trasformate sopravviverà e prolifererà nonostante qualsiasi ostacolo aggiuntivo in conformità con un programma ben preciso messo in atto. Leggi tutto

Glossario

Glossario

Eucarioti e procarioti

Tutti gli organismi viventi si possono differenziare in due gruppi a seconda della struttura fondamentale delle loro cellule: i procarioti e gli eucarioti. I procarioti includono batteri ed archea e sono costituiti da cellule antiche, piccole e semplici. Gli eucarioti comprendono alghe, protozoi, protisti e funghi, animali e vegetali e sono costituti da cellule più complesse. Le differenze tra procarioti ed eucarioti sono molteplici, ma la più importante riguarda il nucleo. Gli eucarioti possiedono un nucleo delimitato da una doppia membrana. Le cellule procariote, invece, non hanno un nucleo ma una regione chiamata nucleoide. Negli eucarioti, il DNA è suddiviso in coppie di cromosomi, mentre il DNA che forma il nucleoide nei procarioti è, la maggior parte delle volte, presente in singola copia e circolare. Secondo la teoria endosimbiontica, la cellula eucariotica si sarebbe formata dalla simbiosi di più cellule procariotiche. Gli eucarioti unicellulari sarebbero quindi i primi organismi pluricellulari comparsi sulla terra.Leggi tutto

Traduzione semplificata dell’articolo

Riassunto

L’attuale paradigma afferma che la progressione del cancro è causata da mutazioni casuali indipendenti, ciascuna selezionata per i suoi vantaggi di sopravvivenza. I tassi accelerati dei cambiamenti fenotipici, l’effetto pleiotropico di diversi geni coinvolti nella progressione che non devono essere necessariamente mutati per indurre i cambiamenti osservati nel comportamento delle cellule cancerose ci portano a proporre un’ipotesi alternativa. La progressione maligna potrebbe essere il risultato della scoperta di un programma di sopravvivenza cellulare, indotto da varie aggressioni allo stesso modo in cui il sistema SOS è indotto e regolato nei batteri. Questa ipotesi dipende dall’omologia tra diversi geni coinvolti nella progressione del cancro (come BCL2, MDM2, i geni di riparazione di errori di replicazione, i geni delle proteine da shock termico, i geni di resistenza pleiotropica, il gene della telomerasi…) e diversi geni coinvolti nella sopravvivenza di procarioti ed eucarioti sotto stress. Lo sviluppo di organismi pluricellulari non potrebbe avvenire senza il legame di un programma di controllo, esemplificato dai cosiddetti anti-oncogeni. Tuttavia, questo programma di controllo doveva integrare alcuni punti deboli, al fine di consentire l’embriogenesi, la crescita e la guarigione delle ferite. Queste debolezze, neutre da un punto di vista evolutivo poiché la maggior parte dei tumori sono sporadici e uccidono i loro ospiti molto tempo dopo la nascita della prole, sono spiegate dal programma di sopravvivenza delle singole cellule, ereditate dal genoma dei procarioti e degli eucarioti unicellulari, e represse ma non soppressa negli animali. Se questa teoria è vera, è probabile che (i) non si troveranno anti-oncogeni negli organismi unicellulari, (ii) la sensibilità alle mutazioni sarà maggiore nei geni coinvolti nella proliferazione e negli anti-oncogeni come p53 e Rb, che nei geni non coinvolti nel processo del cancro, (iii) esiste un processo di trasferimento di informazioni genetiche nelle cellule tumorali come esiste nei batteri. L’identificazione dei geni che governano il programma di sopravvivenza potrebbe portare a nuovi approcci terapeutici. Leggi tutto


File pdf della traduzione totale di MUT001 Lucien I. (1996) “Progressione tumorale: mutazioni casuali o risposta di sopravvivenza integrata allo stress cellulare conservato da organismi unicellulari? – Tumour Progression: Random Mutations or an Integrated Survival Response to Cellular Stress Conserved from Unicellular Organisms?” Journal of Theoretical Biology 178(4):375-380

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