“Melatonina e cancro alla prostata: ruoli antitumorali e applicazione terapeutica – Melatonin and Prostate Cancer: Anti-tumor Roles and Therapeutic Application”

Codice: MLT012

Autore: Megerian et al.

Data: 2023

Rivista: Aging and Disease 14(3): 840-857

Argomento: melatonina

Accesso libero: si

DOI: http://dx.doi.org/10.14336/AD.2022.1010

URL: https://www.aginganddisease.org/EN/10.14336/AD.2022.1010

BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2023/07/27/mlt012-megerian-et-al-2023/

Parole chiave: melatonina, tumore alla prostata, invecchiamento, meccanismi, antitumorale, oncostasi

Tumore: cancro alla prostata

Traduzione: l’articolo è stato tradotto in tutte le sue parti, ma con molte semplificazioni.

Punti di interesse: Il presente articolo è una revisione di studi su gli effetti antitumorali della melatonina e i meccanismi cellulari mediante i quali la melatonina opera le sua svariate attività di contrasto alla crescita neoplastica nel cancro alla prostata. Vengono riportati i risultati di studi su come la melatonina esercita il suo ruolo antitumorale agendo su:

  • 1) l’attività metabolica delle cellule del cancro alla prostata: riduce l’assorbimento e la fermentazione del glucosio
  • 2) la progressione del ciclo cellulare e proliferazione cellulare: blocco della divisione cellulare e blocco quindi la proliferazione attraversi diversi meccanismi e vie biochimiche
  • 3) la segnalazione degli androgeni: esclusione dal nucleo del recettore per gli androgeni ma anche blocco o riduzione della produzione di varianti di recettori insensibili agli androgeni stessi
  • 4) l’angiogenesi: inibizione della vascolarizzazione tumorale attraverso diversi meccanismi
  • 5) le formazione di metastasi: diminuzione della produzione di metalloproteinasi con blocco della distruzione della matrice extracellulare e aumento dell’adesività cellulare
  • 6) l’immunità cellulare e umorale: produzione di citochine pro-immunità con stimolazione di produzione di cellule immunitarie come le cellule T, NK, e monociti citotossici. Diminuzione di citochine proinfiammatorie
  • 7) lo stato ossidativo delle cellule: regolazione dello stress ossidativo agendo direttamente sui radicali liberi o indirettamente su enzimi e molecole antiossidanti
  • 8) l’apoptosi
  • 9) la stabilità genomica: promuove la disattivazione di sequenze geniche responsabili, se attivate, di instabilità genomica
  • 10) la differenziazione neuroendocrina
  • 11) il ritmo circadiano: la melatonina risincronizza l’orologio biologico sregolato delle cellule tumorali

Gli autori concludono che:

  • Sebbene la melatonina abbia vari effetti oncostatici, non è ancora un trattamento standard per i tumori maligni, incluso il cancro alla prostata.
  • Ulteriori studi in vitro e in vivo sono necessari non solo per convalidare questi meccanismi già evidenziati, ma anche per scoprirne ulteriori ancora non ancora descritti in letteratura.
  • Mentre queste proprietà antitumorali sono state dimostrate in vivo e in vitro nel cancro alla prostata, sono necessari futuri studi clinici per determinare l’efficacia della terapia supplementare, aggiuntiva e adiuvante della melatonina per la prevenzione e il trattamento del cancro alla prostata.
  • Considerando che in studi clinici già effettuati la dose era per lo più di 20 mg al giorno e la durata della somministrazione variava da alcune settimane ad alcuni anni, considerando l’assenza di effetti collaterali importanti gli autori raccomandano un dosaggio più elevato per una definita attività antitumorale.

Traduzione articolo

Riassunto

La melatonina è un’indoleamina endogena che ha dimostrato di inibire la crescita tumorale in modelli di laboratorio di cancro alla prostata. Il rischio di cancro alla prostata è stato inoltre associato a fattori esogeni che interferiscono con la normale attività secretoria della pineale, tra cui invecchiamento, scarso sonno e luce artificiale notturna. Pertanto, miriamo ad espandere le importanti prove epidemiologiche e a rivedere come la melatonina può impedire il cancro alla prostata. Più specificamente, descriviamo i meccanismi attualmente noti dell’oncostasi mediata dalla melatonina nel cancro alla prostata, compresi quelli che riguardano la capacità dell’indolamina di modulare l’attività metabolica, la progressione e la proliferazione del ciclo cellulare, la segnalazione degli androgeni, l’angiogenesi, le metastasi, l’immunità, lo stato ossidativo delle cellule, apoptosi, stabilità genomica, differenziamento neuroendocrino e ritmo circadiano. Le prove delineate sottolineano la necessità di studi clinici per determinare l’efficacia della terapia con melatonina supplementare, aggiuntiva e adiuvante per la prevenzione e il trattamento del cancro alla prostata. Leggi tutto

File pdf della traduzione semplificate di MLT012 Megerian et al. (2023) “Melatonina e cancro alla prostata: ruoli antitumorali e applicazione terapeutica – Melatonin and Prostate Cancer: Anti-tumor Roles and Therapeutic Application”. Aging and Disease 14(3): 840-857.

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