Stimolazione autocrina della proliferazione di cellule di carcinoma mammario umano dell’ormone umano della crescita – Autocrine Stimulation of Human Mammary Carcinoma Cell Proliferation by Human Growth Hormone

Codice: GH004

Autore Kaulsay et al.

Data: 1999

Rivista: Experimental Cell Research 250, 35–50

Argomento: ormone della crescita

Accesso libero: no

DOI: https://doi.org/10.1006/excr.1999.4492

URL: https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0014482799944920?via%3Dihub

BLOG: https://www.metododibellaevidenzescientifiche.com/2021/01/21/gh004-kaulsay-et-al-1999/

Parole chiave: GH endocrino, autocrino/paracrino, proliferazione cellulare, attivazione trascrizione, IGF-1, prolattina, recettori

Tumore: carcinoma mammario

Traduzione: tradotte solo la sezione “introduzione” e “discussione”, e quest’ultima in modo semplificato

Punti di interesse

In questo lavoro hanno studiato in vitro due linee cellulari del carcinoma mammario modificate geneticamente. Una linea cellulare può produrre il GH, la seconda linea, sebbene possa trascrivere il gene, non può tradurre l’RNA messaggero nella proteina corrispondente, e quindi non può produrre il GH. E’ stato dimostrato che in queste linee cellulari di carcinoma mammario, la produzione autocrina del GH stimola la mitogenesi e quindi la proliferazione cellulare e attiva la trascrizione, quindi la sintesi delle proteine. Inoltre queste cellule sono state anche sottoposte a estradiolo e a IGF 1 ed è stata osservato 1) per quanto riguarda l’estradiolo, entrambe le linee cellulari hanno risposto in modo positivo e in egual modo alla stimolazione; 2) quando stimolate invece con IGF1 le due linee cellulari hanno risposto aumentando la proliferazione ma nella linea cellulare che produce il GH, questo aumento proliferativo è stato molto maggiore, suggerendo quindi che il GH autocrino possa aumentare la risposta cellulare al IGF1. Antagonisti del recettore del GH (molecole che possono legarsi al recettore in modo stabile, impedendo quindi il legame ligando/recettore, il ligando natural in questo caso è il GH), hanno bloccato gli effetti evidenziati (proliferazione cellulare e attivazione della trascrizione).

Traduzione parziale dell’articolo

Riassunto

Qui abbiamo studiato il ruolo della produzione autocrina dell’ormone della crescita umano (hGH) nella proliferazione delle cellule di carcinoma mammario (MCF-7) in vitro. Le cellule MCF-7 sono state trasfettate stabilmente con un plasmide che codifica per il gene hGH, e queste cellule (designate MCF-hGH) hanno sintetizzato hGH nella cellula, poi secreto nel mezzo di cultura. A scopo di controllo, è stata generata una linea cellulare MCF (MCF-MUT) in cui il codone iniziale del gene hGH è stato disabilitato e queste cellule hanno trascritto il gene hGH senza traduzione nella proteina hGH. Il numero di cellule MCF-hGH è aumentato a una velocità significativamente maggiore di quella di MCF-MUT in condizioni di assenza di siero. L’hGH autocrino ha anche sinergizzato con il 10% di siero e fattore di crescita insulino-simile-1 ma non con 17-β-estradiolo per aumentare il numero di cellule. L’aumentata proliferazione delle cellule MCF-hGH sia nei terreni privi di siero che in quelli contenenti siero potrebbe essere completamente abrogata mediante l’uso dell’antagonista del GH non dimerizzante il recettore, hGH-G120R. L’aumento della mitogenesi come conseguenza della produzione autocrina di hGH è stato prevenuto mediante l’inibizione delle vie MAPK p38 o MAPK p42 / 44. Le cellule MCF-hGH possedevano anche un livello più alto di attivazione trascrizionale mediata da STAT5 (ma non STAT 1 e 3) in condizioni sia prive di siero che contenenti siero rispetto alle cellule MCF-MUT. Quindi concludiamo che hGH può agire in modo autocrino / paracrino nelle cellule di carcinoma mammario umano per promuovere la proliferazione cellulare e l’attivazione trascrizionale. Leggi tutto


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